5 consigli per il tuo primo viaggio all’estero.
- MARIANGELA FRANCINI
- 3 Marzo 2017
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Erasmus, doppie lauree, programmi di scambio. Le occasioni offerte dai maggiori atenei italiani per chi ama viaggiare, conoscere nuove culture ed arricchire il proprio curriculum, non sono certo poche.
Tuttavia il primo viaggio all’estero, specie per chi non ha mai lasciato i confini nazionali, può destare alcuni dubbi e creare qualche scompenso.
Per questo noi, vostri Confratelli Studenti in Crisi, vi offriamo questa utile guida al viaggio all’estero, per partire con consapevolezza.
Indice dei contenuti
#1 Prepara con attenzione la valigia
Banale? Forse: ma mai ripetuto abbastanza. Se, da studenti, passerete la maggior parte del vostro tempo chiusi in luoghi dotati di termoregolazione, ciò non vuol dire che qualsiasi uscita da detti luoghi debba trasformarsi in un percorso di sopravvivenza degno di Bear Grylls: nel dubbio, la soluzione “a cipolla” resta la migliore.
Ah, e attenti a cosa portate oltreconfine: ciò che qui è legale non è detto lo sia là.
#2 Sii aperto alle novità culinarie
Ok, la cucina italiana non si batte: questo però non vi autorizza a scartavetrare gli zebedei ai vostri colleghi esteri per il fatto che la loro gastronomia sia immonda.
Anche il cibo straniero fa parte dell’esperienza, e certamente sarà migliore di quegli spaghetti scotti e con un sugo fatto di cianuro e sogni infranti.
#3 Bando agli stereotipi
Francesi arroganti, spagnoli ritardatari, tedeschi rigidi: prima di partire, lasciate a casa le vostre idee preconcette su popoli e culture. Almeno due i buoni motivi per farlo: innanzitutto vi godrete di più l’ esperienza, e poi eviterete di irritare i vostri padroni di casa.
Seriamente siete convinti che agli olandesi faccia piacere esser considerati un popolo di ciclisti drogati?
#4 Non dare nulla per scontato
Per colpa di un’istruzione secondaria di primo grado più buggata di Explorer ’95 spesso abbiamo delle indefesse convinzioni sulle consuetudini estere che ci espongono a rischi di figure meschine, o peggio.
Un esempio per tutti: no, l’ inglese non si parla ovunque. Chi ha fatto una capatina in Francia ne sa qualcosa.
#5 Non aver paura di sbagliare
Ebbene sì: tutti fanno degli errori nella vita, e viaggiare è il modo ideale per farne ancora di più.
Ma proprio dagli errori si può imparare: accettateli, ridetene e fatene tesoro.
A proposito, se non l’avete ancora fatto vi consigliamo la lettura dei finti Stereotipi da conoscere prima di partire per l’Erasmus.