5 Ragioni Per Cui L’Università È Come Una Melanzana.
- MARIANGELA FRANCINI
- 30 Gennaio 2017
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Ortaggi e cultura, a parte il fatto che entrambe si diramano in diversi campi, non sembrano avere molto in comune. In fondo, non ci roviniamo schiena, occhi e molto probabilmente fegato proprio per scampare a un destino prevalentemente agricolo? Tutto vero: a un occhio più attento, tuttavia, non scampa il fatto che facoltà e verdure possano avere effettivamente qualcosa in comune. In particolare la solanacea preferita dai tifosi della Fiorentina sembra essere la metafora perfetta della vita universitaria: in questi 5 punti vi spieghiamo perché.
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#1 Entrambe sembrano tutte uguali, ma le differenze possono essere rilevanti
Alla parola “melanzana” a tutti viene più o meno in mente la stessa immagine: forma oblunga, colore viola scuro, picciolo verde. Eppure non tutte le melanzane nella realtà sono fatte così, e non perché si sono ammaccate: tonde, oblunghe, sottili, di varie dimensioni e colori. Quando pensiamo all’ università il discorso è lo stesso: stessa immagine mentale, diverse realtà fattuali.
#2 Entrambe non sono quello che sembrano
Corollario al punto precedente: qualunque cosa vi abbiano raccontato sull’ università , sappiate che al 99% non coinciderà con la vostra esperienza fattuale. Vi hanno sempre raccontato che la melanzana è un ortaggio, una verdura, o comunque qualcosa di molto lontano da un mirtillo: invece è una bacca.
#3 Entrambe hanno bisogno di tempo per essere gustate davvero.
All’inizio il mondo universitario appare come un inestricabile ammasso di regole, convenzioni, sottointesi e segnali di fumo che necessiterebbero di un traduttore interdimensionale per essere decifrate. In mancanza di un simile dispositivo un solo mezzo rimane per uscirne vivi: il tempo. Con tempo e pazienza diventerete più sciolti e abili nel ricavare il meglio dalla facoltà: esattamente come mangiando una melanzana appena scottata rischiate l’avvelenamento, ma gustandovi una buona caponata rischiate solo un pasto soddisfacente.
#4 Entrambe non sono per tutti
Ebbene sì: non è obbligatorio fare l’università. Consigliabile, certamente; senza dubbio arricchente, ma non cogente. Se non ve la sentite di proseguire sui libri, tentate le vie lavorative: perché dovreste sprecare il vostro tempo (e il denaro dei vostri genitori) su una strada che non vi si addice? Sarebbe come accettare quella fetta grande di parmigiana grande quanto il Congo cucinata con amore da vostra nonna pur sapendo di essere delicati di stomaco: fate del male a entrambi.
#5 Entrambe sopportano approcci molto diversi tra loro
Avete deciso di intraprendere la via universitaria: tuttavia sapete che, per tot ragioni, non sarete in grado di vivere secondo la routine casa-facoltà-casa. Qualcuno potrebbe farvi passare l’ idea che ciò sia una colpa tanto grave quanto depilare un gatto con la cera calda: per amor della vostra salute mentale, mandatelo al diavolo. Non tutte le vite sono uscite da una pubblicità del Mulino Bianco, e non per questo dovete essere minorati nel realizzare i vostri sogni. Se la vita non vi ha dato gli ingredienti per una parmigiana, ma magari vi ha dato quanto serve per una caponata, e a voi la caponata piace, va bene così! Chi pensa il contrario può bruciare. Con le sue melanzane.