Cinque buone ragioni per avere un amico meridionale
- MARIANGELA FRANCINI
- 10 Novembre 2016
- 0
Nonostante siamo una Repubblica unita da parecchio tempo, e nonostante il web abbia ormai quasi annullato distanze anche globali, molte delle differenze tra Nord e Sud del Belpaese permangono. Spesso può capitare di trovarsi gomito a gomito in facoltà con ragazzi meridionali che vengono da Palermo, Matera, Napoli, Campobasso.
Di seguito trovate cinque buone ragioni per ingoiare il vostro (eventuale) pregiudizio e fare amicizia.
Indice dei contenuti
Cinque buone ragioni per avere un amico meridionale
1. Imparerete a prendere la vita con più calma
Chiunque abbia vissuto al di sotto del meridiano di Bologna lo sa bene: la concezione degli orari può variare notevolmente tra Nord e Sud, e il gap aumenta quanto più ci si avvicina ai pinguini. Risultato? A Milano 9:30 vuol dire 9:30, a Foggia 9:30 può voler dire 9:35 o 9:40. Questa tendenza a considerare gli appuntamenti “con licenza d’inventario” può creare qualche disagio sulle prime, ma in poco tempo vi insegnerà a essere più flessibili anche con voi stessi: seriamente avete bisogno di andare in pizzeria con la stessa ansia con cui andate a lezione?
2. Hanno un arsenale di life hacks da far invidia a McGiver
Poche storie: l’ arte di arrangiarsi è nata al Sud, e per uno studente universitario è una delle prime materie da imparare, anche se non porta CFU a casa. Se c’è un problema e c’è del nastro adesivo, allora per un meridionale c’è anche una soluzione.
3. Se siete persone corrette, vi aiuteranno in ogni modo
Caffè, appunti, spalle su cui piangere: questo (e molto altro) vi sarà dato se avrete il buonsenso di essere corretti con loro, peraltro senza chiedere nulla in cambio. Per contro, se vi rivelate degli approfittatori non sperate mai più in un aiuto (e non dite di non esservela andata a cercare).
4. CEEEBO!
Sarà banale, ma se un milanese vi guarderà con severo cipiglio mentre vi scofanate un panino porchetta, peperoni e olio di moto, un meridionale con ogni probabilità si unirà a voi, raccontandovi nel frattempo di come nonna/zia/mamma cucina il piatto x. Mangiare e parlare di cibo: goduria doppia!
5. Sono diversi da chi ha sempre vissuto al Nord
Quest’ultima considerazione vale per tutte le nostre conoscenze che vengono da oltre i nostri confini, regionali o nazionali che siano: ogni cultura, stile di vita o abitudine ha il suo punto di forza e i suoi limiti, e quella in cui siamo cresciuti non fa eccezione ma, in mancanza di un termine di paragone, potrebbe essere difficile vedere le nostre debolezze. Un sano eclettismo potrebbe essere la vostra salvezza: non solo in facoltà, ma anche nella vita.