Le 8 frasi da NON dire MAI a uno studente universitario

 Le 8 frasi da NON dire MAI a uno studente universitario

Uno studente universitario è continuamente sotto pressione. La sessione ci mette pressione. I professori ci mettono pressione. Nostra nonna ci mette pressione.

Insomma, la vita di uno studente universitario non è mai semplice e tutto questo a volte può farci diventare, diciamo così, un tantino “suscettibili” (per usare un eufemismo). E a renderci particolarmente neri sono certe frasette dette da certi collegucci che, per voler essere buoni, possiamo dire che detestiamo dal più profondo della nostra anima.

Queste frecciatine sanno come pungere fino a diventare vere e proprie lame che ci passano da arte a parte e che non riusciamo proprio a mandare giù. Ma ora, veniamo a noi. Di seguito troverete le 8 frasi da NON dire mai a uno studente universitario, che connotano la precisa intenzione di chi le pronuncia, ovvero quella di colpirci nell’anima.

Cominciamo!

Lo sminuimento

  • “Hai preso 30??? CHE CULO!

E no, caro mio! Qui il culo non c’entra niente. Io ho studiato, bellino! Quanta orticaria può causare una frase del genere lo possiamo capire tutti. Come rispondere, dunque, a tono? Si sa che la miglior risposta è l’indifferenza. Se ti ritrovassi mai in una situazione del genere, io ti consiglierei di fare il superiore e rispondere con un secco: “Già, speriamo che anche tu avrai la stessa botta di culo”. Una macumba coi fiocchi, fidati!

Il parere

Non accettare sotto il 25 perché ti rovinerebbe la media”

La mia media è una cosa che riguarda SOLO e SOLTANTO me e decido io se accettare o meno un voto. A volte l’intromissione di certa gente, più o meno conosciuta, è impressionante. Alcuni si arrogano il diritto di dirti cosa fare o no in una situazione che è di tua esclusiva competenza. Che si guardassero il loro libretto e non il tuo.

Il paragone

“Ma che sarà mai il tuo esame da 9 cfu! Pensa a me che ne ho uno da 10!”

E certo! Come se la difficoltà di un esame si misurasse in cfu! Ho avuto esami da 6 crediti che avevano programma e materiale da almeno 15 cfu. Ma poi perché le persone devono sempre paragonare la propria situazione alla tua, che poi lo sappiamo tutti che la loro è una vita difficile, fatta di salite ripide, mentre la tua è una passeggiata di salute.

La curiosità

“Che media hai?”

Ma che cosa vuoi dalla mia vita? Ma perché 1: dovrei dirtelo, 2: dovrebbe essere importante per te. La media, sia alta che bassa, è una cosa personale, che ognuno decide liberamente se voler condividere o meno con gli altri. Questa invasione di campo, poi, guarda caso avviene quando non hai passato un esame. Per la serie “eh, certo che non lo hai passato se studi poco!”. La media non significa niente, un voto non significa niente. Non siamo determinati da un 30, mai.

L’incomprensione

“La tua laurea non serve a niente, dovevi fare Giurisprudenza”

Giurisprudenza è la panacea di tutti i corsi di laurea sbagliati. Quando si parla del futuro, di lavoro, eccallà che ricompare: “Ma con Giurisprudenza potevi fare tutti i concorsi!”. Questa frase sarà capitata a tutti di sentirla. E, qualora siate già studenti di Giurisprudenza, scommetto che vi diranno “Dovevi fare Medicina!”. Questo può succedere soprattutto quando si parla con gli adulti e se avete scelto delle facoltà molto tecniche o innovative. Ci sta, non tutti riescono a comprendere le potenzialità dei nuovi Corsi di Laurea. Qui dovete essere voi bravi a spiegare al vostro interlocutore perché abbiate scelto quella facoltà e non un’altra.

Il finto disinteresse

Quanto hai preso all’esame?”

Ma lo chiedono così, per sapere. Mica poi sono in attesa di sapere che hai preso un voto inferiore al loro, noooo! Ma si, raga, chi se ne importa dei voti bassi. L’importante nella vita è sempre rialzarsi. Dalla caduta possiamo sempre imparare cose nuove. La miglior risposta in questo caso è dire la verità, perché un 18 non sarà mai una vergogna. Sempre a testa alta!

L’invadenza

Quanti esami devi dare in questa sessione?”

Ma che ne so, non so nemmeno cosa mangerò oggi per cena! Perché queste domande così difficili??? Incredibile, oh! Tutti super organizzati e io non so mai come fare. Non preoccuparti, qui ti diamo alcuni consigli su come organizzare il tuo studio per un esame con un metodo efficace. Se poi non riesci a programmare, be’ pazienza. Chi va piano va sano e va lontano!

Lo scrocco

“Mi passi i tuoi riassunti?”

Ma poi si dimenticano di dire: “.. quei riassunti che ti hanno tolto la vita, che ti sei impegnato a fare anche di notte, perdendo ore di sonno. Me li puoi dare? Che, nel frattempo che tu riassumevi interi manuali, io andavo a fare gli aperitivi, però adesso vorrei tanto passare l’esame col tuo stesso metodo di studio!” Ecco, questo non lo dicono mai!


A rileggere queste frasi ti è salita l’orticaria, vero?? Pensa a quanto livore e risentimento ci ho messo io mentre le scrivevo. Cerco solo di fare giustizia per noi poveri studenti universitari costretti a dover rispondere sempre educatamente a queste provocazioni!

Se ci sono altre frecciatine che ti danno un fastidio tremendo, ti prego di scriverle in un commento qui sotto.

Adesso torniamo sui libri, che l’incazzatura non fa bene a uno studente universitario.

Pace!

Usa le frecce per continuare

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