Come affrontare l’ansia da esame
- Nadia Macaluso
- 13 Febbraio 2017
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Qualche consiglio per affrontare l’ansia da esame
Si pensa che gli psicologi o gli studenti di psicologia, abbiano il pieno controllo di questo mostro noto a tutto il resto del pianeta… ebbene caro pianeta, la tua risposta è sbagliata!
Ci dispiace, c’è qualcuno che vuoi salutare prima di tornare a casa?
Eh sì, la verità è che pur conoscendo la teoria, la pratica è tutta un altra cosa, soprattutto perché ogni mente è a sè. È un po’ come avere un figlio, solo la madre sa cosa fare quando fa i capricci, la mia per esempio contava: Nadia 1… Nadia 2… e mannaggia se al 3 non ero lì non mi sarei potuta sedere per parecchio tempo.
Con l’ansia è lo stesso, dovete essere un po’ come una madre che sa benissimo come fermare il proprio figlio, anche perché immaginarla come una bimbetta capricciosa fa molta meno paura di quella cosa tutta denti che ci attanaglia lo stomaco nei momenti più assurdi.
Dunque, cosa facciamo di questa bimba si presenta a ridosso di un esame?
Intanto guardatevi attorno, non siete soli, tutti abbiamo avuto a che fare con lei almeno una volta nella vita è a quanto pare si sopravvive, altrimenti ci saremmo estinti già da un pezzo e poi lo diceva anche Darwin: La paura è fondamentale per la sopravvivenza, così come il dolore, perché ci obbliga a prenderci cura di noi stessi.
No ragazze, niente SPA e niente estetista, parlo dell’utilità dell’ansia e no, non sono impazzita, l’ansia è utile davvero, pensateci un momento… quando siamo ansiosi abbiamo i sensi a mille che Spiderman levati e anche il nostro cervello è molto più reattivo, si tratta solo di indirizzarlo nel punto giusto, di riportare la bimba nel box.
Chiudete il libro, ora, non scherzo, alzatevi da quella scrivania, lo so che avete già letto quel paragrafo 10 volte su, voglio darvi qualche consiglio per gestire l’ansia e non posso farlo se continuate a farvela venire!
Ovviamente non dovete prenderli come Vangelo, fateli vostri e suggeritene altri! La buona notizia è che l’ansia ha dei sintomi fisici che possiamo gestire e che possono aiutarci a superarla quando inizia a mordere.
- Il primo è noto un po’ a tutti: le farfalle nello stomaco… non bevete insetticida, anche se sicuramente vi farà saltare l’esame, probabilmente morireste, piuttosto mangiate qualcosa, possibilmente con del cioccolato, i potterhead già sapranno perché, per tutti gli altri sappiate che il cioccolato libera serotonina, un ormone molto felice.
- Il secondo è il respiro accelerato ed è più facile da gestire: trattenetelo per una decina di secondi e poi rilasciatelo piano piano, fatelo fino a percepire il battito del cuore e il respiro tornerà normale per questioni meccaniche, a meno che non siate vampiri, ma in quel caso sareste morti e un esame certo non vi preoccuperebbe.
- Dulcis in fundo, il vuoto totale, quella sensazione che tutto quello che avete studiato sia ormai in mano a Lupin e voi siate lo Zenigata di turno che deve renderne conto al capo commissione.
Ebbene no, giuro che è ancora tutto lì, ma come facciamo a recuperarlo?Il mio personalissimo metodo è canticchiare una filastrocca vecchia come il cucco, apelle figlio di Apollo, in questo modo il cervello si riavvia e puof! Ecco tutto il mattone che pensavate di aver perso, pronti per tirarlo al prof.
Ovviamente questi sono i più comuni, ma ognuno ha i suoi demonietti personali ed è importante condividerli per poterli affrontare… ricordate che non si va in guerra da soli… e nemmeno al parco giochi!